Le scuole della Nuova Zelanda hanno una nuova materia di studio: come inquinare meno! Perché l’educazione ambientale va insegnata e applicata fin dai banchi di scuola.

Gli scioperi contro i cambiamenti climatici sono iniziati a scuola, o meglio dire fuori dalle aule con i #fridayforthefuture e le giovani generazioni hanno risposto molto bene dimostrando grande attenzione per il problema ambientale. Ma non basta. Occorre fare qualcosa in più.
Se gli scioperi per l’ambiente hanno sicuramente smosso le coscienze, occorre anche passare ad un piano attivo concreto mentre si aspettano cambi di rotta da parte delle grandi potenze.
Così la Nuova Zelanda ha lanciato una nuova materia di studio: delle ore dedicate a come ridurre l’inquinamento, come mangiare in modo più sostenibile e quali azioni e comportamenti adottare nella vita di tutti i giorni per ridurre il riscaldamento globale e inquinamento. Un atteggiamento attivo e non passivo per sentirsi davvero utili!
Una vera e propria “alfabetizzazione climatica” che parte dai banchi di scuola.
Le nuove generazioni, attente al problema dei cambiamenti climatici, hanno anche modo di informarsi grazie ad internet ed è giusto guidarli e accompagnarli verso un cambiamento che non può più essere rimandato.
Chissà che presto non saranno i bambini a educare e rimproverare noi “grandi” per gli atteggiamenti scorretti verso la nostra bellissima Terra.
Compiere azioni concrete nella quotidianità. Ognuno nel suo piccolo può fare concretamente qualcosa. Le soluzioni green sono alla portata di tutti e spesso a costo zero! Per salvaguardare il nostro Pianeta occorre soprattutto buon senso.